
L’estrazione degli ottavi in genere è conseguenza di problematiche correlate all’inclusione di tali elementi.Dal punto di vista clinico, si definisce semi-incluso (o parzialmente incluso) un dente che pur non essendo completamente erotto in una posizione normale è tuttavia visibile in bocca o comunque è in comunicazione con la cavità orale.
Si definisce, invece, totalmente incluso un dente non visibile nel cavo orale in quanto completamente ricoperto da tessuto molle e parzialmente o totalmente da osso.
Il percorso eruttivo degli ottavi può essere variabile ed è influenzato da svariati fattori.
Dagli studi sull’eziologia della loro inclusione sono emersi sostanzialmente quattro fattori fondamentali, che sembrano essere strettamente collegati: mancanza di spazio, inclinazione del terzo molare, posizione ectopica, blocco del processo eruttivo. Tutti gli studi presenti in letteratura concordano sul fatto che i terzi molari debbano essere estratti quando si associano a una o più delle seguenti situazioni: pericoronite (infiammazione della gengiva che circonda la corona di un dente ), carie del secondo molare, parodontopatia (tasca distale al secondo molare), riassorbimento radicolare del secondo molare.
L’analisi preliminare di ogni caso clinico è una fase di fondamentale importanza per prevenire l’insorgenza di complicanze anche gravi ed è imprescindibile dall’atto chirurgico estrattivo.
Nel nostro studio inoltre vengono attuate tutte le procedure di chirurgia orale
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