
L’implantologia dentale permette la sostituzione di elementi dentari mancanti garantendo il ripristino funzionale di una corretta masticazione, e di un sorriso esteticamente valido.
L’implantologia si prefigge di raggiungere questi scopi mediante l’inserimento nell’osso alveolare di supporto di “viti” in titanio che andranno incontro ad osteointegrazione. Ciò permette successivamente una riabilitazione fissa della masticazione, della fonesi e dell’estetica, evitando i fastidi e i disagi che spesso manufatti protesici di tipo mobile comportano per il paziente.
Considerando le diverse condizioni ossee in senso quali-quantitativo in cui l’impianto può essere posizionato, la moderna implantologia si avvale di ausili diagnostici all’avanguardia quali la TAC-ConeBeam ed elaborazioni preliminari di studio in 3D, al fine di garantire il risultato funzionale ed estetico più ottimale nell’immediato e più predicibile nel lungo termine.
Molte possono essere le soluzioni implantari e le procedure di posizionamento, e ognuna di esse riconosce una specifica prescrizione. Per avere un’idea generale possiamo suddividerle in base al momento in cui viene posizionato l’impianto (impianto dopo neoformazione ossea o impianto post-estrattivo), in base al momento in cui all’impianto viene applicata la corona protesica (impianto a carico tardivo, a carico precoce o a carico immediato), o in base alla tecnica di inserimento (tramite normale procedura di esposizione della cresta ossea o con tecnica che prevede l’assenza di apertura di lembi, detta “flap less”).
Talvolta la riabilitazione implantare è resa possibile solo se associata ad interventi chirurgici mirati alla preparazione del sito stesso. L’implantologo valutà dopo attenta pianificazione eventuali procedure accessorie di chirurgia rigenerativa come per esempio rialzi del seno mascellare (per l’arcata superiore) e aumento dei volumi di cresta ossea (per l’arcata inferiore).
Bisogna ricordare che oggigiorno il successo della terapia implantare si attesta su una percentuale del 95% e pertanto rappresenta la procedura gold standard nella riabilitazioni dei settori edentuli.
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