
E’ caratterizzata da una aumento della distanza tra gli incisivi superiori e inferiori (overjet aumentato) o per displasia delle basi ossee apicali, o per movimento in avanti dell’arcata dentale superiore, o per una combinazione di fattori dentali e scheletrici.
Le classi II non sono entità omogenee e devono essere valutate sagittalmente, verticalmente, e trasversalmente.
Quasi sempre è presente un problema mandibolare (forma, dimensione, posizione) che deve essere ben valutato in quanto indirizza la scelta terapeutica e il possibile risultato.
Data la molteplicità degli aspetti, si utilizzano vari protocolli di trattamento e poiché vi è sovrapposizione di effetti sulle varie componenti, in letteratura si trovano risultati discordanti sui vari trattamenti usati.
Se le condizioni morfologiche e la crescita lo permettono, con il trattamento, si può ottenere un risultato ottimale (vedi caso precedente) altrimenti si può attuare un trattamento limitato per ridurre la sporgenza o l’affollamento incisivo al fine di ridurre il rischio di fratture traumatiche a livello incisivo.